I batteri sono microrganismi appartenenti al regno dei procarioti, cioè di quegli esseri viventi che non hanno un nucleo ben definito, in quanto privo di una membrana che lo ricopre. Sono diffusissimi in natura  e comprendono moltissime specie. Per quanto riguarda il loro aspetto essi si contraddistinguono per la grande differenza di forma e dimensione che possono avere le specie tra di loro. Possono avere una forma sferica, e in questo caso vengono chiamati cocchi, una forma a virgola, venendo chiamati vibrioni, avere una forma a spirale, le Spirochete, o avere una estremità a forma di clava, i Corinebateri. Alcuni cocchi possono presentarsi riuniti a catenella lineare, gli streptococchi, mentre altri a grappolo, gli stafilococchi.

Delle numerose specie di microrganismi, solo una parte è dannosa per gli esseri viventi. Nel nostro organismo infatti sono presenti molti batteri che si riproducono al nostro interno andando a costituire la flora batterica e questi batteri svolgono importanti funzioni per il nostro benessere andando innanzitutto a costituire una difesa che impedisce l’ingresso di batteri che potrebbero essere dannosi, e andando inoltre a produrre sostanze che sono fondamentali per noi e che senza di loro non saremmo in grado di produrre.

I microrganismi responsabili della comparsa di malattie sono detti patogeni. L’organismo dispone di vari meccanismi di difesa per contrastare la loro invasione. Le malattie infettive dunque avvengono quando i microbi invasori non sono bloccati da tali meccanismi.

La possibilità dell’organismo di subire infezioni che portino ad una malattia è definita suscettibilità, mentre la condizione opposta è definita resistenza. Si tratta di proprietà individuali, che variano da persona a persona, a seconda di quanto i suoi meccanismi difensivi funzionino.

 La capacità del batterio di provocare l’insorgenza di sintomi nell’individuo è definita patogenicità. Per poter mettere in atto questa patogenicità il batterio deve essere in grado di:

  • penetrare nell’organismo
  • colonizzare, cioè impiantarsi nell’ospite e moltiplicarsi
  • non farsi sopraffare dai meccanismi di difesa, cioè essere fornito di virulenza
  • determinare danno all’ospite

La maggior parte delle infezioni che colpiscono l’uomo sono esogene, cioè causate da batteri che provengono dall’esterno. Questi possono provenire o da un altro essere umano infetto o da animali infetti (in questo caso vengono chiamate zoonosi), o dall’ambiente, in quanto alcuni batteri sono in grado di sopravvivere per una certa durata di tempo all’esterno, prima di trovare un ospite in cui impiantarsi e moltiplicarsi. L’infezione può essere trasmessa sia per contatto diretto con un soggetto positivo, ma anche con contatti indiretti, attraverso indumenti o oggetti con cui il malato è entrato in contatto. Un altro esempio di contagio per contatto indiretto è quello che avviene  quando il batterio viene trasportato da insetti, come le mosche e le zanzare, o quando i batteri vanno a contaminare alimenti che noi poi andiamo a mangiare. Alcune infezioni possono essere provocate da microrganismi che risiedono già al nostro interno, in una parte del nostro organismo,  non dando nessuna manifestazione di sé, fino a quando non sopraggiunge una situazione in cui il nostro sistema immunitario si indebolisca, permettendo dunque loro di sfuggire da una situazione di controllo e permettendo dunque loro di mostrare la loro attività patogena. Queste vengono definite infezioni endogene.

I microrganismi entrano nell’organismo attraverso varie vie , le principali sono:

  • aerea, attraverso il respiro
  • orale, attraverso l’ingestione
  • parenterale, attraverso una ferita

Per quanto riguarda il contagio, è importante sapere che esso non avviene esclusivamente attraverso persone che manifestano sintomi della malattia, ma può avvenire anche tramite individui, definiti portatori sani, che anche se ospitano microrganismi patogeni, non manifestano alcun sintomo, sono asintomatici.

Quando in una popolazione un numero elevato di persone si ammalano per una infezione dovuta allo stesso batterio, questa viene definita epidemia e la sua diffusione da una nazione ad un’altra o da un continente ad un altro viene definita pandemia.

Tra i batteri più frequenti troviamo:

  1. Gli stafilococchi, tra i quali il più importante è lo Staphylococcus Aureus, il cui nome deriva dal colore giallo che assumono questi batteri nelle colture. Questi batteri sono normalmente presenti sulla nostra cute e in alcune mucose. Sono dei cocchi e hanno dunque una forma sferica e crescono con una disposizione che ricorda un grappolo d’uva.  Lo stafilococco Aureo può causare malattie, alcune delle quali sono causate da delle tossine che produce il batterio e che causano dei danni nel nostro organismo, altre sono malattie che coinvolgono la pelle, mentre altre ancora possono coinvolgere tutto il nostro organismo. Queste ultime vengono definite malattie sistemiche. Un problematica importante di questo batterio è che esistono alcuni di essi che riescono a resistere ai comuni antibiotici che vengono utilizzati per neutralizzarli, per i quali bisogna utilizzare farmaci di più recente scoperta e specifici.
  2. Gli streptococchi, che sono anch’essi dei cocchi, sferici, ma che in questo caso crescendo tendono a disporsi a catenella. Tra questi il più importante è chiamato Streptococcus Pyogenes. Anche questo batterio lo possiamo trovare sulla nostra cute  e può trovarsi transitoriamente anche nelle vie aeree. Può causare diverse malattie, tra cui la più frequente è la faringite, che è una infezione della gola che la rende infiammata e dolorante. In alcuni casi una faringite può evolversi in un’altra malattia,  la Scarlattina, una eruzione cutanea arrossata ma non pruriginosa che parte dal tronco e si diffonde verso le braccia e le gambe.
  3. I bacilli, batteri molto variegati tra loro, ma che hanno come caratteristica in comune la capacità di formare spore, cioè in condizioni che sarebbero estreme per la sopravvivenza, come temperature non ottimale o scarsa presenza di nutrienti, nelle quali nessun batterio potrebbe resistere, questi sono in grado di differenziarsi in questa forma cellulare in grado di resistere a queste condizioni, per poi ritornare alla forma originaria una volta che si ricreano condizioni favorevoli per la sopravvivenza, come la colonizzazione di un ospite. Tra questi uno dei più famosi è il Clostridium Tetani, che causa come malattia il tetano, dovuta ad una tossina che provoca spasmi muscolari e problemi al sistema nervoso autonomo, che si occupa delle funzioni dei nostri organi interni.